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mercoledì 30 luglio 2014

Cavalli, Toscana e natura...

Tommaso ed un ospite dell'agriturismo a passeggio di buona mattina (Foto Leonardo Vannucci)

Cavalli, Toscana e natura...

Li ho incontrati qualche mese fa, per caso, invitato da un amico a visitare il Centro Ippico "Fioralice".

"Vieni ti aspetto lì, sono tutto il giorno dal mio cavallo, ti mostro che posto spettacolare a due passi da te", dice lui.

Sì ma dove devo venire, chiedo?

"Quando sei a Collesalvetti vai verso PoggioPallone e poco dopo incontri la segnaletica che indica il Maneggio... Ti addentri con l'auto in un chilometro e mezzo di bosco e proprio quando pensi di esserti perduto nel nulla allora sei arrivato!", risponde con naturalezza.

Le premesse mi parevano assai strane. Ma il perdersi nel bosco non mi dispiaceva. Venivo da uno di quei periodi in cui la città comincia a montarti in groppa e a pesare, pesare molto.

Così, sapendo che al Centro avrei trovato anche dei pony, ingabbio in auto moglie e figlie e parto alla volta di Collesalvetti.

Appena arrivato - non dopo davvero aver avuto la sensazione di aver imboccato una strada senza ritorno - sono stato accolto dal silenzio rumoroso di vento e animali che soltanto un bosco ti restituisce.

L'agriturismo Fioralice - Ingresso principale (Foto Leonardo Vannucci)

La strada finisce dove la punta della tua vettura si parcheggia. Questo è già un gran bel vantaggio perché un luogo di animali e riposo mentale che sorga accanto a strade rumorose e trafficate non è propriamente il mio ideale.

Così scendiamo, accolti da una vegetazione generosa e profumata.

Il nostro arrivo immerso nel verde (Foto Leonardo Vannucci)

La mia bambina più grande per un anno ha frequentato un maneggio per avvicinarsi ad i cavalli. Quel luogo mi ha sempre dato una certa tristezza: grande spazio pianeggiante, recinti, terra arida, sole. E poi sole. E poi sole. Lì gli animali mi son sembrati accontentarsi di quel che avevano, che era una sistemazione apparentemente di fortuna, odori stagnanti e non particolarmente invitanti.

Da Fioralice, pur non avendo visto all'inizio ancora neppure un animale, percepivo immediatamente il bosco come presenza principale: il luogo sorge gentilmente sdraiato tra alcune collinette animate da alberi di ogni tipo. Impossibile con un solo sguardo abbracciare tutta la struttura: bisogna camminare, salire, scendere, girare...

Cavalli al pascolo - Agriturismo "Fioralice" (Foto di Leonardo Vannucci)

Arrivati nel piazzale dove si trovano gli uffici principali e le stalle ho intravisto il mio amico, intento a chiacchierare con alcuni presenti. Accolti dal gentile metronomo delle code di un paio di cavalli chiaramente da poco rientrati da una passeggiata mi son fatto spiegare le prime cose, in attesa di conoscere Fabrizio, il proprietario.

Gli uffici (Foto di Leonardo Vannucci)

Ci eravamo sentiti per telefono e già mi era parso persona disponibile ed aperta, di quelle che ti danno immediatamente del tu ma non in maniera arrogante... per spirito di vita, diciamo.

Così mi portano a conoscerlo. Non una giornata delle migliori per lui - mal di testa. Esce da un casottino in legno che fa da astanteria come un cowboy d'altri tempi, non riesco a definirlo in maniera diversa.

Ho avuto a che fare come detto con persone che tengono i cavalli ma mai nessuno come Fabrizio mi ha riportato alle mie giovanili letture di fumetti Western: uno di quei personaggi che - contro natura - incarna la durezza e la gentilezza in uno stesso corpo.

Fabrizio arrotola una sigaretta con calma e maestria mentre mi invita a girare liberamente senza di lui per il parco per permettermi di farmi un'idea del luogo da solo. Ci accompagnerà più tardi per spiegarci le varie zone di cui il Centro è composto.

Così io e mia moglie giriamo curiosi con le bambine accorgendoci subito dei grandi spazi a disposizione dei cavalli e degli ospiti dell'agriturismo.

La piscina a disposizione degli ospiti dell'agriturismo (Foto di Leonardo Vannucci)

Verrò a sapere soltanto dopo che al Centro Ippico si possono lasciare gli animali in luoghi diversi a seconda del carattere e delle necessità dei singoli cavalli: dai box classici dove riparare sicuri in un luogo raccolto al campo privato con capanna dove vivere più in libertà
 per giungere addirittura ad una vallata più in basso dove alcuni esemplari vivono quasi allo stato brado, se si escludono i periodi di maltempo.

Ma quale altro Maneggio avevo mai visto con gli animali in libertà? Nessuno. Anzi, non pensavo che dalle nostre parti esistessero, ignoranza mia.

Dopo aver incontrato Tommaso, il figlio di Fabrizio che con lui dirige l'azienda agricola, e dopo aver scoperto dai suoi racconti i loro metodi naturali e di doma dolce, ho concluso il mio primo giro di ricognizione con le bambine che andavano e venivano da ogni parte, prima sostando ai bordi del piccolo stagno vicino al casolare che fa da abitazione ai proprietari e che ospita due splendidi appartamenti per chi vuol soggiornare, poi saltellando garrule verso il recinto di Ugo, un fintamente terribile maial-cinghiale da guardia di cui parlerò presto in separata sede, e ancora volteggiando sulle altalene al limitare del bosco guidate dal vento e dal sole che gioca con i rami.

Il retro di uno degli appartamenti dell'agriturismo (Foto di Leonardo Vannucci)

L'amico che mi ha invitato guarda dalla staccionata al suo cavallo che bruca sereno dopo una giornata passata assieme al suo cavaliere.

"Vengo qui perché so quanto Fabrizio ami gli animali, perché tengo al mio e voglio essere sicuro di lasciarlo in buone mani, mani fidate". 

Non ho un cavallo ma capisco perfettamente il senso. Penso al mio attaccamento per i gatti che vivono con me e immagino quanto pretenderei da qualcuno che li dovesse accudire per me per tanti giorni.

Quanto verde al Fioralice (Foto di Leonardo Vannucci)

Non è stato quello l'ultimo giorno in cui sono passato al Fioralice. Sono tornato proprio su invito di Fabrizio perché dopo aver visto i suoi spazi, la cura del luogo, la genuinità e la spontaneità di chi lo gestisce, ho deciso che era giusto provare a collaborare con loro per far sì che siano conosciuti più di quanto siano attualmente e comunque molto meno di quanto meriterebbero.

Così in questo periodo ho raccolto foto, immagini, storie, esperienze delle famiglie che sono state ospiti dell'agriturismo ma anche dei bambini che hanno partecipato ai campi solari, divertente unione tra gioco, natura e fattoria...

Ho raccolto nel mio taccuino tanti appunti per parlare di loro e lo farò con piacere, così come ho fatto e farò ancora per le eccellenze del nostro Paese, grandi o piccole che siano.

Scriverò io, in questo spazio discreto che si affianca al loro sito ufficiale, quello che Fabrizio e Tommaso mi racconteranno. Perché un vero cowboy morirebbe dopo venti minuti di fronte ad uno schermo del computer o con una penna in mano. Un vero cowboy racconta, con parole e sguardi, ma poi lascia le sue storie bellissime nelle tue mani e torna ai cavalli, unico amore incondizionato.

Questo è l'inizio di un diario scritto da loro e interpretato liberamente da me.

Se avrete voglia di proseguire...

Fabrizio a destra con un giovane ospite dell'agriturismo (Foto di Leonardo Vannucci)

articolo di Leonardo Vannucci (lioklingo@gmail.com)

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