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lunedì 1 settembre 2014

Un autunno a cavallo: salutando l'estate.

Un Autunno a cavallo.

Ma prima salutiamo Agosto.

Salutiamo l'estate consigliandovi un autunno a cavallo.

La stagione è stata molto strana ovunque, ma in campagna il tempo ha le sue ragioni: si srotola secondo trame diverse da quelle dei luoghi di stress. 
Qui fa certamente differenza se piove, se c'è il sole o se il vento non ti fa camminare, ma tutto assume un connotato comunque diverso.

In città ci sono alternative decisamente diverse a seconda delle scelte che il meteo impone: difficile andare al mare sotto a un temporale, così come rinchiudersi in casa in un giorno afoso, umido e senza vento.

Qui sei qui. L'aria, la terra, le piante, gli animali chiamano fuori dalla porta in qualsiasi circostanza e non soltanto per ragioni di lavoro.

Tutto è dilatato nello spazio della campagna: gli odori, i colori, i rumori. Quanto cambia un luogo se cammini sulla terra arida o se ti trovi a passeggiare con difficoltà nella profumata erba bagnata dalla pioggia? Quanto il vento - o la sua assenza - fa parlare le piante e gli alberi con musiche sconosciute eppure famigliari?

Potete immaginarlo, lo so. Non siamo certamente i primi uomini al mondo che vivono in campagna o che vi hanno passato del tempo.

Ma ricapitoliamo alcune delle attività fatte in questa strana stagione:

- Gli ospiti che si sono divertiti di più (e che hanno divertito di più anche noi) sono tutti quei bambini che si sono alternati nel corso della stagione per i Campi Solari in mezzo alla natura. Qualche esempio, scherziamo con loro...



Qui abbiamo Matteo e Simone.
Ma c'è anche Francesco!


L'immancabile gara di tennis-gavettone
(clicca nell'angolo in basso a destra del video per attivare l'audio)



Facile arrivare primi correndo. Provate rotolando...



Ehi su bambini... quello era per annaffiare il tondino!

- Il nostro lavoro con i cavalli: insegnare a loro che tuttavia insegnano più a noi.



Proviamo il Parelli Natural Jumping... ooolè!



La cosa più bella: riconoscersi...



"Quando si toglie la cavezza rimane soltanto una cosa: la verità" (Pat Parelli)

- Ah, ci sono stati dei tempi liberi anche per noi eh? La piscina non è soltanto per gli ospiti, quando siamo soli... ne approfittiamo.



A fine stagione rimane del tempo per noi...




- Come avevamo annunciato siamo stati ospiti della Festa de l'Unità di Collesalvetti, dove abbiamo fatto incontrare i nostri piccoli Pony ai bambini...


Ecco i nostri pony in "trasferta"...



Mica possono divertirsi soltanto i bambini, no?

- E poi la gara sociale: momento di incontro sereno tra i bambini, le loro famiglie e gli animali. Gioia pura per chi dovrà presto tornare in città, magari stimolato a tornare per approfondire il rapporto con i cavalli.



In pieno spirito olimpico "Bravi Tutti!"...



...anche con prove di notevole abilità!

In definitiva le stagioni vanno e vengono, lasciano il loro segno nei nostri ricordi, nella nostra fatica, nello strascico delle gioie che ci hanno offerto.

Ma quando si ha a che fare con tutte queste bellissime cose non si ha il tempo di abbandonarsi alla malinconia: il saluto ad una stagione deve tramutare rapidamente nella festa per l'arrivo di quella nuova.

Sapete quali meravigliosi colori e odori prepara il bosco per l'autunno? Sapete quante attività meravigliose si possono svolgere presso la nostra Azienda Agricola?

E allora vogliamo rilanciare: un'offerta speciale per Settembre e Ottobre riservata soltanto ai nostri amici di Internet e dei Social Media.

Quale? Eh, no... per saperlo dovrete tornare domani!

Ciao Agosto, benvenuto Settembre!

articolo a cura di Leonardo Vannucci (lioklingo@gmail.com)

giovedì 21 agosto 2014

I bambini e i Pony.


Da oggi Giovedì 21 Agosto
a Domenica 24 Agosto
saremo presenti alla

Festa de l'Unità di Collesalvetti


I bambini ed i pony hanno un rapporto speciale. A differenza del cavallo che spesso può indurre un po' di timore nei più piccoli il pony suscita praticamente in tutti una curiosità ed una simpatia molto naturali.

Di contro i nostri piccoli amici a quattro zampe percepiscono la presenza dei piccoli e sono abituati e felici di essere cavalcati da loro.

Se vi dovesse capitare di trovarvi di fronte ad un bambino che per la prima volta vede un pony soffermatevi sul suo volto, sulla sua sorpresa... sull'eccitazione di un incontro non convenzionale. Quei sorrisi inusuali, costruiti all'incrocio tra tantissime emozioni diverse, alcune delle quali contrastanti tra loro. No, l'incontro da i bambini ed i pony non è mai un momento banale, pensate bene anche al perchè...



Non dobbiamo dimenticare che molti dei nostri cuccioli umani crescono in cattività. Rispetto a molte persone della nostra generazione, e di quelle precedenti ancor di più, il nostro vivere in città offre sempre meno spunti ai bambini per trovarsi di fronte alla natura in tutti i suoi aspetti, anche quelli più semplici e normali, senza dover scomodare per forza la vita selvaggia.

Non è quindi raro quindi che alcuni bambini abbiano timore o addirittura paura di insetti, cani, gatti... figuriamoci di tutto il resto.
Avete mai visto un bambino arretrare di fronte ad una semplice gallina che cammina verso di lui nell'aia, con quel suo incedere ticchettante del collo che bilancia andando avanti e indietro il passo incerto?

Io, come molti altri genitori, purtroppo sì. Ed è da quel momento che ho pensato che ogni buona occasione per portare le mie piccole cucciole d'uomo in un luogo in cui potessero incontrare gli animali fosse per loro un regalo.

Di ogni cosa, ogni luogo ed ogni essere vivente dovremmo avere il giusto rispetto ma non mi piace che i bambini possano avere paura di animali che hanno percorso la storia dell'evoluzione umana al nostro fianco da sempre. Non lo trovo giusto.

Per fortuna ci sono luoghi come il Centro Ippico Fioralice dove questi gap vengono colmati: una delle attività più direttamente collegata ai bambini infatti è la Scuola Pony, dove Jasmine guiderà ad un incontro sereno tra i bambini e gli animali.



Non siete ancora convinti dell'utilità di avvicinare i vostri figli ad un rapporto più sano con gli animali?

Avete allora da questa sera e fino a Domenica la possibilità di verificare con mano. 

Fioralice ed i suoi pony saranno infatti presenti alla Festa de l'Unità di Collesalvetti.

Se coglierete questa occasione potrete anche voi adulti parlare direttamente con Tommaso, Fabrizio e Jasmine per scoprire tutte le attività interessanti che si svolgono presso il Centro Ippico.

Volete qualche esempio?
- Lezioni di monta Western (gradita nuova aggiunta)
- Scuola di equitazione per principianti ed esperti (anche bambini)
- Sessione di esami per patenti agonistiche e brevetti
- Corsi di equitazione naturale
- Corsi Parelli con l'istruttore 3 Stelle Franco Giani
- Passeggiate a cavallo anche in notturna
- Passeggiate di più giorni con bivacco
- Doma e rieducazione cavalli con metodo naturale

e molte molte altre attività, alcune delle quali dedicate anche soltanto ai bambini per feste, giochi di gruppo, campus estivi, settimane biologiche nell'azienda agricola.

Io posso raccontarvi certamente molte di queste attività, con un dettaglio il più possibile approfondito, ma parlarne direttamente con gli interessati penso che sia il miglior modo per capire.

Fabrizio, Tommaso e Jasmine vi aspettano allora a Collesalvetti alla Festa de l'Unità.

articolo by Leonardo Vannucci (lioklingo@gmail.com)

lunedì 11 agosto 2014

La notte a cavallo sotto alle stelle cadenti...


La serata estiva è magnanima. Il maltempo che ha imperversato per molta parte della stagione si è fatto da parte da qualche giorno.

La Notte di San Lorenzo è sempre un'occasione magica, comunque si decida di viverla.

Le nostre città ci accecano con le loro luci perennemente accese; questa malsana necessità di esorcizzare il buio che ci ha reso impossibile vedere nella notte. Così il firmamento spesso è soltanto un'ombra sfumata: riusciamo a malapena a distinguere le costellazioni principali ma non a percepire l'enormità del cosmo in tutta la sua bellezza.

Ci sono luoghi al mondo dove le condizioni atmosferiche, l'altitudine e la lontananza dai centri abitati permettono di godere di uno spettacolo mozzafiato. 
Vi mostriamo per esempio questo eccezionale video girato in Namibia, luogo deputato all'osservazione del cielo. Rimarrete a bocca aperta...



Non è necessario però andare così lontano per godersi una serata speciale come quella di ieri. 

Ecco perché gli amici di Fioralice hanno deciso di offrire a chi ami il cavallo un'esperienza indimenticabile.

Ci vuole molto poco per creare un'atmosfera di cordialità e meraviglia: una pizza al fresco della sera, la preparazione dei cavalli, la partenza quando ormai tutto è buio

Una passeggiata nel bosco, di notte, questa notte, non è semplicemente il tentativo di allietare persone che già frequentano il Centro Ippico o che si trovano ospiti dell'Agriturismo; è condividere assieme emozioni che la vita di città e la routine quotidiana non consentono più.

Ci vuole molto poco per realizzare una serata perfetta in estate, condita di antica semplicità e amorevole premura per quanto di bello stiamo dimenticando da troppo tempo.

Ieri notte le stelle cadevano per tutti ma per alcuni sono cadute in segno di reverenza per il rispetto dimostrato verso la bellezza che il nostro pianeta ci offre.

Nel folto del bosco, tra il ritmato soffiare degli animali, il metronomo del tempo che gli zoccoli dei cavalli producono nel loro incedere, il cielo si è svelato in tutta la sua magnificenza.

Ci vuole poco per rimanere umani. E gli animali ci aiutano a farlo. Insieme.

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articolo by Leonardo Vannucci (lioklingo@gmail.com)

mercoledì 30 luglio 2014

Cavalli, Toscana e natura...

Tommaso ed un ospite dell'agriturismo a passeggio di buona mattina (Foto Leonardo Vannucci)

Cavalli, Toscana e natura...

Li ho incontrati qualche mese fa, per caso, invitato da un amico a visitare il Centro Ippico "Fioralice".

"Vieni ti aspetto lì, sono tutto il giorno dal mio cavallo, ti mostro che posto spettacolare a due passi da te", dice lui.

Sì ma dove devo venire, chiedo?

"Quando sei a Collesalvetti vai verso PoggioPallone e poco dopo incontri la segnaletica che indica il Maneggio... Ti addentri con l'auto in un chilometro e mezzo di bosco e proprio quando pensi di esserti perduto nel nulla allora sei arrivato!", risponde con naturalezza.

Le premesse mi parevano assai strane. Ma il perdersi nel bosco non mi dispiaceva. Venivo da uno di quei periodi in cui la città comincia a montarti in groppa e a pesare, pesare molto.

Così, sapendo che al Centro avrei trovato anche dei pony, ingabbio in auto moglie e figlie e parto alla volta di Collesalvetti.

Appena arrivato - non dopo davvero aver avuto la sensazione di aver imboccato una strada senza ritorno - sono stato accolto dal silenzio rumoroso di vento e animali che soltanto un bosco ti restituisce.

L'agriturismo Fioralice - Ingresso principale (Foto Leonardo Vannucci)

La strada finisce dove la punta della tua vettura si parcheggia. Questo è già un gran bel vantaggio perché un luogo di animali e riposo mentale che sorga accanto a strade rumorose e trafficate non è propriamente il mio ideale.

Così scendiamo, accolti da una vegetazione generosa e profumata.

Il nostro arrivo immerso nel verde (Foto Leonardo Vannucci)

La mia bambina più grande per un anno ha frequentato un maneggio per avvicinarsi ad i cavalli. Quel luogo mi ha sempre dato una certa tristezza: grande spazio pianeggiante, recinti, terra arida, sole. E poi sole. E poi sole. Lì gli animali mi son sembrati accontentarsi di quel che avevano, che era una sistemazione apparentemente di fortuna, odori stagnanti e non particolarmente invitanti.

Da Fioralice, pur non avendo visto all'inizio ancora neppure un animale, percepivo immediatamente il bosco come presenza principale: il luogo sorge gentilmente sdraiato tra alcune collinette animate da alberi di ogni tipo. Impossibile con un solo sguardo abbracciare tutta la struttura: bisogna camminare, salire, scendere, girare...

Cavalli al pascolo - Agriturismo "Fioralice" (Foto di Leonardo Vannucci)

Arrivati nel piazzale dove si trovano gli uffici principali e le stalle ho intravisto il mio amico, intento a chiacchierare con alcuni presenti. Accolti dal gentile metronomo delle code di un paio di cavalli chiaramente da poco rientrati da una passeggiata mi son fatto spiegare le prime cose, in attesa di conoscere Fabrizio, il proprietario.

Gli uffici (Foto di Leonardo Vannucci)

Ci eravamo sentiti per telefono e già mi era parso persona disponibile ed aperta, di quelle che ti danno immediatamente del tu ma non in maniera arrogante... per spirito di vita, diciamo.

Così mi portano a conoscerlo. Non una giornata delle migliori per lui - mal di testa. Esce da un casottino in legno che fa da astanteria come un cowboy d'altri tempi, non riesco a definirlo in maniera diversa.

Ho avuto a che fare come detto con persone che tengono i cavalli ma mai nessuno come Fabrizio mi ha riportato alle mie giovanili letture di fumetti Western: uno di quei personaggi che - contro natura - incarna la durezza e la gentilezza in uno stesso corpo.

Fabrizio arrotola una sigaretta con calma e maestria mentre mi invita a girare liberamente senza di lui per il parco per permettermi di farmi un'idea del luogo da solo. Ci accompagnerà più tardi per spiegarci le varie zone di cui il Centro è composto.

Così io e mia moglie giriamo curiosi con le bambine accorgendoci subito dei grandi spazi a disposizione dei cavalli e degli ospiti dell'agriturismo.

La piscina a disposizione degli ospiti dell'agriturismo (Foto di Leonardo Vannucci)

Verrò a sapere soltanto dopo che al Centro Ippico si possono lasciare gli animali in luoghi diversi a seconda del carattere e delle necessità dei singoli cavalli: dai box classici dove riparare sicuri in un luogo raccolto al campo privato con capanna dove vivere più in libertà
 per giungere addirittura ad una vallata più in basso dove alcuni esemplari vivono quasi allo stato brado, se si escludono i periodi di maltempo.

Ma quale altro Maneggio avevo mai visto con gli animali in libertà? Nessuno. Anzi, non pensavo che dalle nostre parti esistessero, ignoranza mia.

Dopo aver incontrato Tommaso, il figlio di Fabrizio che con lui dirige l'azienda agricola, e dopo aver scoperto dai suoi racconti i loro metodi naturali e di doma dolce, ho concluso il mio primo giro di ricognizione con le bambine che andavano e venivano da ogni parte, prima sostando ai bordi del piccolo stagno vicino al casolare che fa da abitazione ai proprietari e che ospita due splendidi appartamenti per chi vuol soggiornare, poi saltellando garrule verso il recinto di Ugo, un fintamente terribile maial-cinghiale da guardia di cui parlerò presto in separata sede, e ancora volteggiando sulle altalene al limitare del bosco guidate dal vento e dal sole che gioca con i rami.

Il retro di uno degli appartamenti dell'agriturismo (Foto di Leonardo Vannucci)

L'amico che mi ha invitato guarda dalla staccionata al suo cavallo che bruca sereno dopo una giornata passata assieme al suo cavaliere.

"Vengo qui perché so quanto Fabrizio ami gli animali, perché tengo al mio e voglio essere sicuro di lasciarlo in buone mani, mani fidate". 

Non ho un cavallo ma capisco perfettamente il senso. Penso al mio attaccamento per i gatti che vivono con me e immagino quanto pretenderei da qualcuno che li dovesse accudire per me per tanti giorni.

Quanto verde al Fioralice (Foto di Leonardo Vannucci)

Non è stato quello l'ultimo giorno in cui sono passato al Fioralice. Sono tornato proprio su invito di Fabrizio perché dopo aver visto i suoi spazi, la cura del luogo, la genuinità e la spontaneità di chi lo gestisce, ho deciso che era giusto provare a collaborare con loro per far sì che siano conosciuti più di quanto siano attualmente e comunque molto meno di quanto meriterebbero.

Così in questo periodo ho raccolto foto, immagini, storie, esperienze delle famiglie che sono state ospiti dell'agriturismo ma anche dei bambini che hanno partecipato ai campi solari, divertente unione tra gioco, natura e fattoria...

Ho raccolto nel mio taccuino tanti appunti per parlare di loro e lo farò con piacere, così come ho fatto e farò ancora per le eccellenze del nostro Paese, grandi o piccole che siano.

Scriverò io, in questo spazio discreto che si affianca al loro sito ufficiale, quello che Fabrizio e Tommaso mi racconteranno. Perché un vero cowboy morirebbe dopo venti minuti di fronte ad uno schermo del computer o con una penna in mano. Un vero cowboy racconta, con parole e sguardi, ma poi lascia le sue storie bellissime nelle tue mani e torna ai cavalli, unico amore incondizionato.

Questo è l'inizio di un diario scritto da loro e interpretato liberamente da me.

Se avrete voglia di proseguire...

Fabrizio a destra con un giovane ospite dell'agriturismo (Foto di Leonardo Vannucci)

articolo di Leonardo Vannucci (lioklingo@gmail.com)